Torneo San Secondo Gubbio - Edizione 2007
Watching TV

Copyright Watching TV

 



Ad un anno di distanza dal bagno di folla che caratterizzò l'estate sansencondina, l'edizione del 2007 irrompe sulla scena con l'aurea maestosa di cui ormai il torneo si va circonsando. Non è un caso che gli sforzi profusi per la realizzazione della rassegna sono ingenti e coinvolgono numerose personalità di spicco della parrocchia eugubina. Il risultato, manco a dirlo, fu ancor più sbalorditivo rispetto a quello ottenuto l'anno precedente.

A sorpresa il Comitato Organizzatore "I Bombardini" decide di dedicare l'edizione 2007 al più antico trofeo sportivo al mondo, vale a dire l'America's Cup di vela che soltanto poche settimane prima aveva vissuto le sue fasi conclusive con la vittoria dello scafo svizzero di Alinghi nelle acque di Valencia.

Un'altra grande novità arriva con il restyling dell'area ospitalità: viene realizzata una nuova piattaforma e soprattutto si decide di puntare su una clientela sempre più ampia e motivata all'acquisto. Nasce così l'idea di varare l'ambizioso progetto denominato AquaVignage, una sorta di opening bar che in realtà incarna in sè lo spirito di un vero e proprio luogo di scambio di idee e di esperienze. L'acquisizione di uno spinatore in loco con Coca Cola fresca favorisce l'integrazione e la fidelizzazione dei tanti clienti che ogni giorno si affidano alle sapienti mani dello staff nella scelta dei prodotti da consumare.

Quanto al Lupocanà, i lavori di manutenzione sono minori rispetto all'anno precedente ma non meno importanti: alla fine si contano ben 12 "cariolate" di fino breccino ricavato dallo strato presente sul manto di cemento. Un lavoro oscuro ma di grande utilità, peraltro effettuato sotto un sole cocente e per nulla disposto a favorire l'operato degli addetti alla pulizia del terreno di gioco.

In ambito calcistico, dopo le polemiche seguite al finale rovente della categoria Primavera, il Comitato Organizzatore "I Bombardini" decide di eliminare questa fascia d'età e dirottare tutti gli sforzi sulla categoria Juniores, divenuta ormai un autentico fiore all'occhiello della manifestazione. Ai nastri di partenza si presentano così 8 squadre, divise in due gironi da 4 con la medesima formula utilizzata nell'edizione 2006. Stesse facce, stessi duelli e soprattutto stessa voglia di emergere tipica di tornei così sentiti ed apprezzati.

I campioni in carica del San Martino, pur orfani del talentuoso Sala (finito ad Aprile 2007 al Chelsea), si presentano al via come logica voleva da favoriti. La possibilità di far scendere in campo un fuoriquota classe 1991 viene sfruttata appieno con l'innesto di Toteri, infaticabile motorino dai piedi buoni, oltre alla conferma di capitan Cicci e all'arrivo della coppia composta da Poggi e Raggi. L'antagonista principale altri non è se non il Ciquita Team, formazione nata sulle ceneri della DAM, composta da un nugolo di talenti classe 1992 capitanati da Cuffaro e trascinati dall'enfant prodige Cancellotti e dall'estroso Cacciamani. Pochi sembrano voler puntare qualche fiches sugli Oro Saiwa, compagine onnipresente che per l'occasione ha pensato bene di attingere in maniera proficua dal bacino della vicina Madonna del Ponte.

La bandiera sansecondina viene portata sulle spalle dal San Secondo One, formazione dall'età media giovane (1993) che poggia sulle indiscusse qualità dell'italo-americano Dormicchi. Real San Secondo è invece una sorta di selezione B (sul modello spagnolo) nella quale trova spazio il giovanissimo "Mini" Grelli, rivelazione nell'edizione precedente, personaggio controverso nonché autentico girovago del pallone (ha giocato nei pulcini del Milan, nell'Arsenal e secondo alcuni recentemente anche nei Houston Dynamo). Il San Pietro ha l'onere di tenere alto il nome di un quartiere a grande vocazione calcistica con i giovani Carosati e Nafissi a fare da frombolieri, mentre Fly Down e Luna Rossa Valencia vengono inserite all'ultimo minuto senza particolari pretese di vittoria finale ma con buoni elementi da mettere in mostra.

Diversamente da quanto accaduto nel passato, l'avvio della prima fase non riserva grosse sorprese. Il San Martino prende ben presto il largo nel girone A, affossando all'esordio il San Secondo One per 9-3 e confermandosi ad alti livelli contro Luna Rossa Valencia e San Pietro. Nell'altro raggruppamento l'equilibrio è maggiore e viene spezzato soltanto dalla sfida tra il Ciquita Team (che esordisce in ritardo nel tabellone poichè impegnato in una tournee lungo la Riviera Adriatica) e gli Oro Saiwa: quest'ultimi, al termine di una autentica battaglia, la spuntano per 4-3 conquistando il primo posto e costringendo Cuffaro e compagni a disputare le pre-semifinali dopo il successo sui Fly Down e quello sul Real San Secondo nella gara più calda della storia del torneo, disputata sabato 29 luglio alle 11,30 con una temperatura di 32 gradi.

La seconda fase si apre con la finalissima per il 7° posto denominata "Louis Vuitton Cup" nella quale Luna Rossa Valencia ridicolizza il povero Real San Secondo grazie ad una sontuosa prova di Ceccarelli (classe 1994). Ma l'attenzione degli addetti ai lavori è rivolta in larga misura al derby di pre semifinale tra Ciquita Team e San Secondo One: una cinquina di Cancellotti spazza via i giovani sansecondini (9-1 il finale) e lancia i biancoazzurri in semifinale contro il San Martino nella rivincita della finale dell'edizione precedente. Nell'altra sfida il pronostico viene rispettato con il San Pietro che non senza penare estromette dalla corsa il Fly Down (5-3).

Il banchetto delle semifinali è imbandito come non mai e la riprova arriva subito con la sfida tra Oro Saiwa-San Pietro. Una doppietta di Brunelli, eletto miglior difensore del torneo, spiana la strada ai blancos che nel finale si ritrovano a fare i conti con il ritorno dei sanpietrini, trascinati da un grande Carosati. Alla fine l'eroe di giornata è Lupatelli che intercetta a pochi secondi dalla fine il tiro libero di Fondacci che avrebbe potuto riscrivere la storia. Per gli Oro Saiwa arriva così la seconda finale in tre anni, per il San Pietro l'ennesima incompiuta sul filo di lana.

L'altra semifinale, come detto, mette di fronte le due finaliste del 2006. Il San Martino non appare più la corazzata di un tempo, ma soprattutto è la fantasia al potere di stanza nei Ciquita ad infondere fiducia ai sostenitori biancoazzurri. La partita, come facilmente prevedibile, è intensa come poche altre. Per la prima volta nella storia del torneo sansecondino, dopo 54' di gioco (i 40' regolamentari più recupero ed i tempi supplementari), il risultato resta inchiodato sullo 0-0. Cacciamani fallisce due occasioni clamorose, Cancellotti con un guizzo dei suoi colpisce un palo a portiere battuto. Anche Pannacci deve dire di no in un paio di circostanze agli avanti biancorossi, cosicchè l'epilogo ai calci di rigore diventa inevitabile. Di fronte ad una folla in delirio (oltre 150 presenze) le cose sembrano mettersi bene per i Ciquita con l'errore di Fumaria (parato). Ma stessa sorte tocca poco dopo a Merli e Cacciamani che spedisce sulla traversa il tiro decisivo, chiudendo nel peggiore dei modi una gara per lui davvero stregata. Lacrime amare per Cuffaro e compagni, mentre il San Martino festeggia la seconda finale consecutiva.

Il giorno seguente la carovana del torneo si sposta in quel di Mirabilandia per la classica tappa estiva nel parco divertimenti della Riviera Romagnola. Approfittando dell'assenza dello staff, ignoti fecero irruzione all'interno dei locali dell'AquaVignage trafugando la merce per un valore complessivo di 30 euro. Un gesto ignobile rimasto impunito che indignò il mondo istituzionale sansecondino.

Giovedì 2 Agosto l'America's Cup era pronta ad emettere il suo verdetto. Soltanto una squadra era riuscita nell'impresa di fermare il San Martino nelle 10 precedenti gare disputate dai biancorossi sul suolo del Lupocanà: questa era appunto l'Oro Saiwa che nella gara inaugurale del 2006 inflisse un pesante 5-1 a Fumaria e compagni. Ma la scaramanzia trova il tempo che trova e in pochi sembravano convinti che il re potesse scendesse dal trono. Le telecamere WATCHING TV, lige al dovere come sempre, erano pronte ad immortale un nuovo capitolo della storia sammartinara. A cambiare le carte in tavola contribuisce la notizia dell'acquisto di Diego Radicchi, classe 1991, impiegato come fuoriquota. La notizia crea numerose polemiche, ma il Comitato Organizzatore "I Bombardini" decide comunque di accogliere la richiesta pur ammettendo un buco di giurisdizione all'interno del regolamento. Radicchi scende in campo con la maglia rossonera sfoggiata per l'occasione dagli Oro Saiwa, ma la sua presenza non si rivela comunque determinante poichè incredibilmente il San Martino si dimentica di scendere in campo: i campioni in carica imbarcano acqua sin dai primi minuti, incassando un perentorio 5-0 senza mai entrare in partita e consegnando ai rivali il trono del torneo sansecondino. Il titolo di capocannoniere nonché di miglior giocatore della manifestazione viene assegnato a Tommaso Cancellotti del Ciquita Team, quello di miglior portiere ex aequo a Tomassini e Lupatelli. Dopo tanta attesa Mengoni può alzare il trofeo nel cielo del Lupocanà e coronare il suo grande sogno. 

A margine della finalissima viene disputata la gara delle vecchie glorie sansecondine, denominata "Old Stars Match", con in campo alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia della gloriosa parrocchia eugubina: i fratelli Matteo e Gabriele Morelli, i cugini Filippo e Valerio Nicchi, il biondo Alessandro "Fiorello" Fiorucci, Francesco "Frenzy" Sebastiani, Sinisa Montalbetti e Roberto Barbacci. Con loro anche le nuove leve Alessandro Cecilioni, Matteo Saldi e Leonardo "Popi" Bellucci: un'altra pagina di grande calcio era appena stata consegnata alla storia.

Oggi ci sono stati già 12 visitatori (17 hits) qui!
Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente