Torneo San Secondo Gubbio - Edizione 2006
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L'edizione 2006 si presentò sotto una veste completamente rinnovata e con tutte le intenzioni del caso di voler proporre uno spettacolo al di sopra di ogni attesa. La ripartizione in due categorie venne premiata dalla presenza massiccia di numerose formazioni (5 nella categoria Primavera, addirittura 8 in quella Juniores) e da una cornice di pubblico a tratti entusiasmante.

La rassegna sposò idealmente l'appuntamento clou della stagione calcistica 2006, ovvero i mondiali tedeschi che pochi giorni prima del via ufficiale del torneo videro trionfare l'Italia di Marcello Lippi. L'eco delle imprese degli azzurri non si era affatto placato e tutti i partecipanti accettarono entusiasti la proposta del Comitato Organizzatore "I Bombardini" che nel frattempo seppe anche proporre delle varianti extra calcistiche di indiscusso successo. 

Il Bar Cannavaro (già "Bar Abuso") divenne il fulcro della mondanità del Lupocanà, proponendosi come luogo di intrattenimento e valida alternativa per quanti necessitavano di acquistare sul posto bibite fresche o snack energizzanti. Inoltre, venne realizzata quotidianamente la testata ufficiale della manifestazione, vale a dire l'apprezzatissima Gazzetta del Lupo che proponeva commenti ed anticipazioni delle gare in programma e di tutto quanto ruotava attorno alla rassegna, con interviste ai protagonisti e notizie di mercato.

Come già anticipato, il torneo venne suddiviso in due categorie: il campionato Primavera si presentò in una veste ridotta (appena 5 squadre al via) ma la formula del girone all'italiana seppe renderlo incerto e particolarmente acceso. La fascia Juniores, al contrario, ottenne un grande successo di pubblico e critica, presentando un parterre di indiscusso valore e riservando non poche sorprese.

La rassegna mondiale sansecondina ebbe luogo da Venerdì 28 Luglio a Martedì 8 Agosto annoverando ben 8 giorni di gare e proponendo complessivamente 31 partite. Uno sforzo organizzativo non indifferente, culminato con la realizzazione delle riprese integrali in occasione della finalissima del torneo Juniores tra Distilleria Abusiva Manuali e San Martino ad opera della WATCHING TV, azienda leader nel settore televisivo di Gubbio Ovest.

La categoria Primavera vedeva al via i campioni in carica del Flamengo, logici favoriti per la vittoria finale, ed altre tre formazioni particolarmente agguerrite: eccezion fatta per la selezione mista dell'Internacional, "Cenerentola" del torneo (nemmeno un punto conquistato in 5 gare), Catania, Gruppo Grappa e Ricucci Libero Calcio a 5 si dimostrarono avversarie di assoluto livello. 

Nei giorni immediatamente precedenti al torneo fece scalpore l'addio di Stagi dal Flamengo: il capocannoniere della precedente edizione sposò il progetto Ricucci Libero Calcio a 5, ma dopo una sola gara il matrimonio andò in frantumi, tanto che il manager-portiere Bartoletti fu costretto a virare su Pierotti, centravanti dal gol facile. I campeones, guidati da capitan Saldi, si gettarono a capofitto sul talentuoso Bertinelli (liberato dalla Gastronomia Eugubina) e sul rientrante "Popi" Bellucci. Il Catania attinse in larga misura nel vivaio del CT Gubbio confidando nelle doti del portiere kamikaze di Lauri ("Kap. Farlok") e dei fratelli Scalamonti (che però delusero le attese). Il Gruppo Grappa rappresentava la scommessa della vicina Madonna del Ponte (tutti classe 1991) proponendosi come discepoli del tecnico delle giovanili del Fontanelle Alessio Pierini.

Il girone all'italiana della prima fase, che prevedeva l'accesso delle prime 4 classificate alle semifinali (di fatto veniva eliminato soltanto chi arrivava ultimo) non lesinò sorprese: il Flamengo risentì dell'assenza di Stagi mancando di concretezza sottoporta (non a caso colse appena 3 pari ed una vittoria) giungendo addirittura terzo dietro a Ricucci Libero Calcio a 5 e al sorprendente Catania che con due successi ed altrettanti pari si presentò all'atto conclusivo da prima della classe, trascinato dai gol dell'insospettabile bomber Rosini (chiuderà con 6 centri in 5 gare). Indimenticabile e per certi versi leggendaria la sfida che Giovedì 3 Agosto mise di fronte Flamengo e Catania sotto un diluvio torrenziale (2-2 il finale con gol di tacco di Rosini e prodezza di Manzo a 2' dal termine). 

A riprova che le sorprese non erano affatto finite, in semifinale puntualmente le prime due teste di serie vennero buttate fuori: il Catania si lasciò sorprendere dalla verve e dall'entusiasmo del Gruppo Grappa soccombendo per 5-4 (con rissa nel finale e scuse il giorno seguente), Ricucci Libero Calcio a 5 sprecò l'occasione di una vita facendosi rimontare e battere dal Flamengo che venne accusato di non volersela giocare (non passarono inosservate strategiche eprdite di tempo da parte dei rossoneri). Per Bartoletti, al quarto tentativo fallito, fu la fine dei sogni di quand'era bambino.

In finale il pronostico era tutto dalla parte del Flamengo, galvanizzato anche dall'espolsione di Bertinelli, autore di una doppietta in semifinale. Ma in un pomeriggio ventilato e particolarmente umido il Gruppo Grappa seppe tenere i nervi ben saldi, diversamente dall'omonimo capitano dei campeones che inspiegabilmente abbandonò il campo nel momento più difficile per protestare contro alcune decisioni arbitrali ritenute ingiuste. Il 6-6 dei tempi regolamentare (pari di Fioriti al 38') mandò la sfida ai supplementari dove il Flamengo spense ben presto la luce: 9-6 il finale e l'impero dei campeones abdicò amaramente, trasportato dalle nubi cariche di pioggia. Fioriti si laureò capocannoniere della rassegna con 14 reti consnetendo a Ferranti di alzare il trofeo nel cielo sansecondino.

Di ben altro tenore e caratura fu invece il torneo Juniores che presentava ben 8 formazioni al via. Oltre alle tre portacolori sansecondine (i campioni in carica della Distilleria Abusiva Manuali, il Real e l'Atletico San Secondo) e alla succursale San Biagio c'erano anche il San Martino (prima apparizione ufficiale della compagine del quartiere biancorosso), il San Pietro, il Villareal (una sorta di San Pietro B) e gli Oro Saiwa con molti elementi provenienti dalla vicina Madonna del Ponte. La DAM era la logica favorita, ma sia il San Martino che gli Oro Saiwa si presentarono al via con tutte le intenzioni del caso di non voelr recitare il ruolo di comparse.

La sorpresa arrivò subito nella gara inaugurale con la sconfitta della DAM nel derby con l'Atletico San Secondo dell'italo-americano Dormicchi, soprannominato ben presto il "Nuovo Pelè". Ma anche il San Martino cadde all'esordio (e rovinosamente) per 5-1 contro gli Oro Saiwa. Le due gare di fatto decisero la lotta al vertice (Atletico ed Oro Saiwa chiuderanno i rispettivi gironi al primo posto) costringendo DAM e San Martino ad affrontare l'insidia delle pre-semifinali contro le terze classificate. Contro San Biagio e Villareal, però, non ci fu storia, grazie anche ai recuperi di pedine fondamentali quali Manuali e Poggi per la DAM e soprattutto Jacopo Sala per il San Martino.

Proprio Sala divenne ben presto il grande protagonista della rassegna: il talentuoso fantasista di origini bergamasche prese per mano le "furie rosse" sammartinare conducendole alla finale, realizzando una tripletta nel 10-1 rifilato in semifinale ai giovani dell'Atletico San Secondo. Le sue prestazioni non passarono inosservate al punto che nell'Aprile del 2007 Sala venne prelevato dal Chelsea di Roman Abrahmovich, società nella quale tuttora milita e dove spera presto di poter trovare spazio anche in prima squadra. Nell'altra semifinale, una sorta di replay della finale dell'edizione 2005, la DAM superò per 5-3 gli Oro Saiwa ottenendo così la chance di difendere il titolo in finale dall'assalto del San Martino.

La finale venne disputata di fronte ad un folto pubblico e pure davanti alle telecamere WATCHING TV. Il San Martino si presentò con il tecnico Peppe Marzani, autentico santone del calcio sammartinaro, imbattuto nei tornei estivi dell'anno solare 2006. Il match fu molto combattuto e meno spettacolo del previsto. In vantaggio con Manuali dopo appena 100 secondi di gioco, la DAM non seppe resistere al ritorno della "furie rosse" che con Fumaria ed uno slalom ubriacante di Sala operarono il sorpasso. Le velleità di rimonta dei campioni in carica si stamparono sulla traversa colpita da Passeri nella prima frazione e soprattutto contro il palo colto da Poggi nei minuti finali. Al triplice fischio del signor Angeloni esplose la gioia dei calciatori sammartinari per un successo tanto atteso, quanto sofferto e meritato.

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